COMPUTER + VIDEOGIOCHI

GRUPPO EDITORIALE JACKSON

1991-1995 - 44/44: COMPLETA

Con Guida Videogiochi, nonostante il progetto fosse nato per durare, e le brillanti intuizioni gli hanno permesso di differenziarsi dalla massa, la piccola rivista della Jackson venne criticata per le news, sempre troppo vecchie quando arrivano al lettore. E' un problema dovuto alle riviste frencesi da cui attinge informazioni, che per varie ragioni già alla fonte non erano rapide.

Erano tempi di abbondanza, le riviste vendevano benissimo, la Jackson era una potenza, quindi non c'era la necessita di spremere un prodotto fino all'ultima goccia e i si decise di puntare su un nuovo format.

Seguendo la traccia delle riviste concorrenti, le riviste prese in considerazione erano inglesi, e la scelta non poteva che ricadere su Computer and Videogames, il mensile di videogiochi più venduto in europa e che in Inghilterra, vantava già oltre 100 numeri usciti.

Nel gennaio 1991, dopo una massiccia campagna pubblicitaria, finalmente esce il primo numero della rivista Computer+Videogiochi edizione italiana. CVG dava la possibilità di leggere un numero molto elevato di recensioni per tutti i formati: Amstrad, Spectrum, Commodore, Amiga, Pc, Atari st, Master System, Mega Drive, Nes, Game Boy, Super nes, Arcade e molte altre. Tutti questi formati venivano trattati con anteprime, recensioni e speciali spesso molto interessanti ed esaurienti.

Ma CVG era anche un contenitore di rubriche molto più ampio, che nessun' altra rivista di videogiochi, ancora oggi, ha mai replicato. Sulle sue pagine venivano trattati anche Flipper, curati dal veterano Federico Croci, mode e tendenze del periodo, curate dal vulcanico Fabio Rossi, Giochi di Ruolo, interviste, fumetti, anche qualcosa di cinema e molto altro ancora.

Benchè grafica, foto e buona parte del corpo delle recensioni erano tradotti, al giudizio finale dei redattori inglesi, venivano affiancati da alcuni piccoli spazi dove altri recensori scrivevano il proprio parere riguardo al gioco, a volte concordando con il voto, altre no. In questo modo lo stesso titolo poteva essere esaminato da diversi punti di vista i quali potevano essere pensati da persone non amanti del genere a cui apparteneva il videogioco.

Anche la sezione dei coin-op era pregiata, oltre alla sezione trattata dalla controparte uk, buona parte del contenuto era nostrano, scritto dall'esperto Maurizio Miccoli, famoso recordman di tanti videogiochi. Cvg è ancora oggi un'ottima guida al panorama arcade, merito anche del fatto che Miccoli, a differenza di tanti altri redattori, aveva una formazione da giornalista (sportivo), e questo si vedeva sopratutto nei bellissimi reportage alle varie fiere di settore, come la storia Enada, ricchi di foto, sempre chiari e focalizzati sulle novità più interessanti.

Se a questo sommiamo la già citata rubrica "Pinball Wizard", di Federico "Wiz" Croci, a oggi uno dei più grandi collezionisti ed esperti sull'argomento, che ci svelava con belle recensioni e rubriche di curiosità il mondo dei Flipper. Tutto questo poneva la rivista a un gradino superiore, non solo una guida sul videogiochi per computer e console, ma anche un vademecum sul mondo delle sale giochi, che vedeva allora il culmine massimo del loro splendore, e permetteva anche uno sguardo su tutto quello che ruotova intorno ai videogiochi stessi, con Far Out, la rubrica delle mode apocalittiche, e sui Giochi di Ruolo, curati per Andrea Fattori.

Il contenuto della rivista, finalizzato a una panoramica globale del mercato videoludico, si mostrava già dal primo numero, il quale, oltre a proporre in copertina Turtles, per l'occasione i recensori decisero di analizzare il gioco in tutte le sue incarnazioni, dallo Spectrum all'Amiga. Sulle sue pagine, che con il tempo arrivarono a superare le 180, scrissero moltissimi redattori, tutti nomi che hanno lasciato il segno nell'editoria videoludica, così come i titoli recensiti, talmente tanti, che ogni anno per fare il punto della situazione, come da abitudine Jackson, vennero creati degli annuari, ma questa volta divisi in due pubblicazione (estate e inverno), che raccoglievano tutte le recensione già publicate in comodi piccoli box. E inoltre erano ricchi anche di rubriche che normalmente non venivano trattati nella rivista principale, vuoi per spazio, vuoi per il tipo di argomento. Da segnalare sono l'anteprima del CDTV Commodore, a tutti gli effetti il primo vero sistema multimediale della storia, uno speciale sulla grafica nei videogiochi, e uno sui musicisti videoludici. Su tutti però spicca anche una chicca assoluta, si tratta del primo tentativo di fare una "storia" organica dell'evoluzione dei coin-op, ad opera ovviamente di Maurizio Miccoli, un pezzo che per cura, ricchezza di informazioni, avrebbe meritato uno speciale tutto suo.

Computer+Videogiochi durò 44 numeri, dal Gennaio 1991 a Gennaio 1995, più i tre bellissimi annuari, una cifra di tutto rispetto considerando la vita media delle riviste in Italia. Anche se nell'ultimo numero, in un editoriale molto toccante di Miccoli - che nell'ultima decina di numeri subentrò come capo redattore - diede l'addio adducendo che la natura stessa di rivista multipiattaforma non era più gestibile, visto la mole elevata di giochi e di nuove console che si stagliavano all'orizzonte (Jaguar, 3DO, Amiga CD32, Saturn e Playstation), non era più possibile portarla avanti.

Guardano il tutto in retrospettiva, la verità era tutt'altra, forse sarebbe bastato rivedere il format, ma la verità e che il Gruppo Editoriale Jackson non era più interessato al mercato Consumer e di li a poco le attività editoriali del Gruppo Editoriale Jackson vennero acquisite da VNU che ha poi ceduto la produzione dei libri. Paolo Reina ha continuato l'attività editoriale in proprio con il Gruppo Editoriale Futura. Giampietro Zanga ha invece fondato la casa editrice Hobby & Work nota per le pubblicazioni a fascicoli in ambito collezionistico e storico. In questo passaggio, CVG venne d'apprima privata della mente fresca e innovativa di Massimiliano Anticoli, e poi venne ridotto il numero di redattori, che solo grazie agli sforzi capaci di chi era rimasto, gli permisero di tirare avanti ancora un po', ma ormai il suo destino era inesorabilmente segnato.

Computer+Videogiochi - CVG per gli amici - è una rivista che ogni retrogamer deve recuperare e leggere, molto più di altre riviste contemporanee, era scritta con estrema professionalità, sulle sue pagine sono racchiusi capitoli importantissimi della storia videoludica, ed è stata testimone del travagliato passaggio dalla vecchia generazione a 16bit - che ha visto nascere - alla nuova tecnologia a 32 bit. Per tutti gli altri ricordo che il progetto RetroEdicola Videoludica sta portando a termine questo importante recupero storico, che terminerà nel breve periodo